Avete cercato notizie su mastoplastica riduttiva e volete saperne di più? Ecco di seguito tutte le informazioni necessarie per conoscere a fondo questo intervento di chirurgia estetica.

Intervento di Mastoplastica riduttiva permette di ridurre il seno e renderlo più armonioso

L’intervento mira a ridurre seni di grandi dimensioni e di riportarli ad una grandezza adeguata alla conformazione fisica della paziente.

Durante l’intervento il chirurgo operante per prima cosa provvede ad eliminare parte dei tessuti che formano le mammelle, che consiste in tessuto adiposo, ghiandolare e di rivestimento cutaneo, poi rimodella l'area dei capezzoli e dell’areola.

A determinare la grandezza del seno possono essere fattori genetici, la corporatura, il peso corporeo e la quantità superiori di ormoni sessuali circolanti.

Tuttavia, sono proprio gli ormoni circolanti a determinare le dimensioni del seno, e in particolar modo dagli estrogeni, che in una donna sono costituiti dagli ormoni sessuali più importanti, poiché contribuiscono alla maturazione degli organi riproduttivi femminili. Inoltre, è anche fondamentale tenere conto del livello di sensibilità dei tessuti mammari durante la loro azione.

 

Quando si esegue la Mastoplastica riduttiva

L’intervento viene eseguito soprattutto per scopi estetici, ma al tempo stesso per risolvere anche problemi derivanti dalla sua pesantezza. Infatti, un seno di grandi dimensioni può dare molto fastidio e può causare dolore in diverse parti del corpo, far insorgere irritazioni cutanee e perfino ostacolare lo svolgimento di determinate attività sportive.

Anche se può sembrare strano, un seno di grandi dimensioni può influire in maniera negativa nella vita di una persona. Ecco i principali motivi che possono indurre a sottoporsi all’intervento di riduzione del seno:

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  • Dolore cronico alla schiena, al collo e alle spalle, causato dal peso eccessivo del seno
  • Irritazioni cutanee croniche e frequenti che si formano nella parte inferiore del seno
  • Perdita di autostima e visione alterata della propria immagine.
  • Solchi profondi che compaiono sulle spalle a causa delle bretelle del reggiseno
  • Problemi nel trovare vestiti adeguati e che si adattano al corpo
  • Impossibilità a svolgere qualsiasi attività fisica
  • Difficoltà nel dormire a causa del seno ingombrante

L’intervento può essere eseguito su pazienti di ogni età, ma è comunque consigliabile attendere sempre la fine dello sviluppo e nel caso si vogliano dei figli aspettare di concludere le gravidanze desiderate. Infatti, durante la gravidanza il seno cresce e potrebbe annullare gli effetti dell’intervento.

Inoltre, proprio a causa delle riduzione del seno ci potrebbero essere problemi per allattare, anche se questo dato è ancora da approfondire.

Come si svolge l’intervento di riduzione del seno

L’intervento si svolge sotto anestesia generale ha avuto effetto e il chirurgo, per eliminare i tessuti adiposo, ghiandolare e cutaneo in eccesso, incide il seno iniziando dall'areola, che può essere spostata insieme al capezzolo o rimossa temporaneamente se il seno è molto cadente.

Le tecniche maggiormente praticate per eseguire l’intervento sono le seguenti:

  • Tecnica a incisione periareolare, verticale e orizzontale
  • Tecnica a incisione periareolare e verticale
  • Tecnica a incisione periareolare.
  • Tecnica con rimozione temporanea della struttura areola-capezzolo

L’operazione può durare dai 90 minuti alle 4 ore e può richiedere un ricovero ospedaliero di oltre un giorno. Una volta concluso l’intervento è possibile che la paziente si senta confusa, ma si tratta di un effetto normale causato dai farmaci anestetici, che nel giro di qualche ora però svaniscono.

Rischi ed eventuali complicanze

Premesso che l’intervento di riduzione al seno è estremamente sicuro, tuttavia è pur sempre un intervento chirurgico invasivo e quindi possono esserci dei rischi che vanno tenuti in considerazione.

I rischi più frequenti possono essere:

  • Infezioni delle ferite
  • Perdita di sangue
  • Ematomi
  • Formazione di coaguli di sangue
  • Effetti avversi all'anestesia
  • Comparsa di cicatrici
  • Perdita di sensibilità in corrispondenza del capezzolo o dell'areola
  • Difficoltà nell'allattare al seno
  • Asimmetria tra le due mammelle
Fase post-operatoria

Un volta eseguita la riduzione del seno e aver richiuso le incisioni, il chirurgo fascia il seno per proteggerlo da qualsiasi infezione e vi inserisce un piccolo tubicino per drenare il sangue per evitare che si accumuli all'interno.

Una volta risvegliata, la paziente può avvertire dolore al seno, ma è una sensazione normale che in genere diminuisce dopo l’assunzione di antidolorifici. Dopo qualche giorno la paziente viene dimessa, a meno che non si è trattato di un intervento più invasivo, nel qual caso potrebbe essere necessario un ricovero più lungo, anche della durata di 3 o 4 giorni.

Prima di dimettere la paziente il medico comunica gli appuntamenti di controllo successivi e raccomanda alcuni comportamenti da rispettare.

Durante la prima settimana, il seno sarà più sensibile, gonfio e pieno di lividi, ma pian piano questi sintomi scompaiono. Un netto miglioramento si ha a distanza di 2-4 settimane dall'intervento e la paziente può anche riprendere la propria attività lavorativa.

Tuttavia, per almeno un mese vanno indossati i reggiseni che si usano per lo sport.

Importanza della visita preliminare

Prima di passare all’intervento di riduzione del seno il chirurgo deve sottoporre la paziente ad una visita accurata e deve anche prescrivere alcuni esami per accertarsi che non vi siano controindicazioni.

Per cominciare, effettua una valutazione delle sue condizioni di salute e un'indagine approfondita della storia clinica della paziente.

Poi prosegue eseguendo una accurata analisi del seno, valutando forma, caratteristiche, dimensione e tutto quanto risulta importante per l’intervento.

Il chirurgo prescrive anche alla paziente alcuni esami di laboratorio per verificare la capacità coagulativa del sangue e quindi accertare se vi è predisposizione alle emorragie.

Inoltre, fa eseguire una mammografia per controllare che non vi siano malattie in corso. Per ultimo, il chirurgo effettua un colloquio specifico con la paziente per conoscere le sue aspettative e capire cosa desidera. Infine, illustra tutta la procedura dell’intervento, compresa la fase post-operatoria e tutte le conseguenze a cui può andare incontro.

In particolare, descrive alla paziente tutti i rischi e i benefici dell'intervento, le modalità di ricovero, cosa fare nelle fasi pre- e post-operatorie, farmaci da evitare, e precauzioni da prendere per una veloce guarigione.

Riassumendo

E’ fondamentale affidarsi a un chirurgo specializzato, che sia abbastanza esperto per portare a termine un intervento di riduzione del seno e che assicuri i migliori risultati senza far correre rischi alla paziente.

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