Avete cercato informazioni su Ginecomastia e volete saperne di più? Ecco di seguito tutto quanto bisogna conoscere su questo problema molto diffuso e sull’intervento per risolverlo.

Intervento di Ginecomastia corregge lo sviluppo anomalo delle mammelle nell'uomo

Il termine indica lo sviluppo anomalo delle dimensioni delle mammelle nell'uomo, un problema molto diffuso che si manifesta con un rigonfiamento del torace simile a quello femminile.

Nella maggior parte dei casi questa problematica crea ripercussioni psicologiche anche accentuate, che impediscono al soggetto di relazionarsi con serenità agli altri e influisce anche nella sfera sessuale.

Come già detto in precedenza, si tratta di un problema molto diffuso e poiché non è facile conviverci sono tantissimi gli uomini che negli ultimi anni, vista anche l’introduzione di nuove tecniche chirurgiche, si sottopongono all’intervento.

La patologie può presentarsi in forma monolaterale o bilaterale e inizialmente si manifesta con un aumento della sensibilità e con la comparsa di fastidiose protuberanze sotto la zona del capezzolo, poi si verifica un rigonfiamento e contemporaneamente si accumula del tessuto adiposo.

 

Quali sono le cause che Ginecomastia

Le cause che portano alla formazione di questa patologia sono varie e quelle principali sono di natura genetica, ormonale, farmacologica e derivanti da altre patologie.

Influiscono nella comparsa del disturbo l’assunzione di farmaci per il trattamento dell'HIV, armaci anti-androgeni, farmaci antidepressivi, steroidi anabolizzanti.

Determinanti per l’insorgenza del problema sono anche patologie come l'ipogonadismo o alcune forme di tumore che possono dare origine a squilibri ormonali.

Tuttavia, è evidente che la causa principale della comparsa di questa condizione è da attribuire ad uno squilibrio che si viene a creare nel metabolismo di testosterone ed estrogeni con l’aumento di questi ultimi.

Le cause possono dunque essere dovute a:

  • Testosterone in eccesso: si manifesta in maniera naturale durante l’età puberale oppure in seguito all'assunzione di steroidi anabolizzanti. Per proteggersi dall'eccesso di androgeni il corpo ne converte una parte in estrogeni, ormoni tipicamente femminili, che tra l’altro sono responsabili dello sviluppo mammario.
  • Estrogeni in eccesso: si manifestano sulla base di una predisposizione genetica oppure a causa dell’assunzione di sostanze che ne promuovono l’eccesso, come farmaci, pesticidi ed altre sostanze inquinanti.
La condizione può manifestarsi in maniera diversa, variando da caso a caso e quindi viene classificata come:
  • Puberale – si tratta di un processo fisiologico che avviene durante l’età puberale (12-17 anni) nella quale la produzione ormonale causa uno sviluppo eccessivo delle ghiandole mammarie. Il fenomeno in genere regredisce nel giro di qualche anno
  • Congenita – in questo caso la causa principale è da attribuire all’equilibrio ormonale che può essere ereditario
  • Indotta – in questi casi le motivazioni sono da attribuire all’assunzione di determinati farmaci che possono compromettere la funzione ormonale secondo natura.

Per effettuare la diagnosi viene eseguita la palpazione, oppure si può ricorrere ad una ecografia del petto che permette di osservare con chiarezza la causa del rigonfiamento delle mammelle.

I trattamenti variano a seconda della causa e della gravità della patologia. Se questa è causata all’assunzione di farmaci, questi vanno subito sospesi, mentre se si tratta di un caso lieve basta tenere la situazione sotto controllo con l’aiuto del medico.

Una terapia farmacologia può diminuire o eliminare del tutto la patologia, ma nel caso non regredisce oppure sia causa di un forte disagio psicologico è consigliabile ricorrere all’intervento chirurgico.

Come funziona l’intervento

Prima di passare all’intervento il paziente deve sottoporsi ad una visita accurata e deve informare il chirurgo se sta seguendo un trattamento farmacologico a base di cortisonici, antipertensivi, contraccettivi, cardioattivi, anticoagulanti, antibiotici, tranquillanti, ecc.

Nel caso si assumano farmaci contenenti acido acetilsalicilico devono essere sospesi almeno una settimana prima dell’intervento, così come il fumo. Il chirurgo deve anche valutare le condizioni di salute del paziente e verificare che non sia affetto da raffreddore, tosse, mal di gola o che abbia malattie della pelle.

Inoltre, provvede a far eseguire un’ecografia mammaria per escludere altre patologie e se necessario anche uno studio endocrinologico.

L’intervento viene eseguito per diminuire il volume del torace e rendere armonioso il corpo maschile e attraverso la lipoaspirazione, una soluzione poco invasiva e molto efficace. In pratica, facendo un forellino laterale viene aspirato grasso in eccesso attraverso una sonda.

L’intervento dura in genere circa un’ora e molto spesso è possibile rimodellare l’area mammaria e toracica senza asportare parte della ghiandola. In altri casi, bisogna invece intervenire chirurgicamente in entrambe le direzioni e il chirurgo esperto lascia uno scudo ghiandolare dietro l’areola per ottenere un risultato estetico migliore.

Se l’operazione viene eseguita da uno specialista i rischi operatori sono minimi e oltretutto viene anche eseguito in anestesia locale, ma se è necessario può essere eseguito in anestesia generale. E’ sufficiente un ricovero in day hospital e il recupero è abbastanza rapido.

Decorso post-operatorio

Dopo l’intervento e in particolare nelle 48 ore successive il paziente deve rimanere a riposo. Per i primi due giorni può verificarsi la comparsa di gonfiore ed ecchimosi intorno alla zona trattata, ma in casi rari si verificano infezioni, sanguinamenti e alterazioni della sensibilità del capezzolo e dell’areola.

E’ possibile ricominciare a condurre una vita normale già dal terzo giorno ma bisogna evitare assolutamente di sottoporsi a sforzi fisici, di esporsi al sole o a saune e fare docce o bagni dopo che le medicazioni e le suture vengono rimosse. Inoltre, per le prime due settimane dopo l’intervento è anche consigliabile non portare le braccia sulla testa e dormire in posizione supina.

Per almeno un mese è anche necessario indossare la fascia elastica. La forma e le dimensioni dei seno desiderate saranno visibili solo dopo qualche mese.

E’ possibile riprendere l’attività sportiva dopo due o tre settimane dall’intervento chirurgico.

In conclusione

L’intervento non è invasivo e consente di far tornare la persona alla normalità eliminando il disagio praticamente per sempre.

E’ comunque fondamentale che sia eseguito da un chirurgo esperto per avere la certezza di un risultato garantito e anche per non correre rischi per la salute.

L’esperienza del chirurgo è sempre la condizione fondamentale per sottoporsi con serenità ad un intervento di chirurgia plastica e in questo deve essere esperto anche in chirurgia estetica.

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